Abbaia ancora

Sono troppo razionale, cinico e “irriverente”?

Forse.

Ma forse sono anche chirurgicamente obiettivo e libero da schemi e dottrine che imbrigliano la mente.

Forse.

Cerco di riflettere, cercando di arrivare ad un livello di astrazione che solo il mancato coinvolgimento “della fede” mi consente.

Se avessi bisogno di una casa, mi rivolgerei ad un’agenzia immobiliare.

Se mi servisse del cibo, andrei a cercarlo ad un rivenditore di generi alimentari.

Se volessi una polizza sulla vita mi rivolgerei ad un’agenzia assicurativa.

Sembra normale ma non lo è, per lo meno non in Italia.

Sento parlare di povertà a chi ostenta opulenza e ricchezza in ogni occasione.

Sento parlare di famiglia e dei suoi valori da chi non sa cosa sia (almeno sulla carta).

Sento parlare di morale e di società da un uomo con la gonna che va in giro vestito a carnevale tutto l’anno.

Sento parlare dei nostri figli e dei loro problemi da chi non conosce cosa voglia dire avere figli, crescerli, mantenerli ed essere presenti nella loro vita di tutti i giorni  (sempre sulla carta).

Sento parlare di regole morali della vita sessuale da chi, sempre sulla carta, non dovrebbe nemmeno sapere di avere un organo genitale se non per urinare.

Sento criticare la donna, le sue abitudini, la sua sessualità e i suoi diritti da uno che donna non è, che storicamente le ha relegato un ruolo di 13esimo ordine e che, sempre sulla carta, non ne ha mai avuta una.

Sento criticare la contraccezione da uno che non ha vita sessuale (sulla carta) e non ha la più pallida idea di cosa possa significare una gravidanza non desiderata, per la donna, per l’uomo e per il potenziale nascituro (sempre sulla carta).

Sento parlare di società e famiglia da uno che non se n’è creata una (sempre sulla carta).

Adesso sento anche parlare di economia e di finanza da uno che predica povertà e gira il mondo a spese nostre e dei fedeli (vedi concordato, accordi con il comune di Roma, 8 per mille, etc etc).

Mi piacerebbe pagare il mutuo con la parola del suo dio o fare un bonifico per la retta dell’asilo nido o magari pagarci la spesa al supermercato ed i vestiti per i bimbi. Anche per le cure mediche ma non è accettata: forse manca o è scaduta la convenzione.

Potrei continuare all’infinito ma la musica è sempre la stessa e comincia a diventare offensiva in un periodo in cui sempre più famiglie non arrivano alla fine del mese.

Lo Stato italiano è uno Stato laico (sempre sulla carta, per restare in argomento, ndr) e non deve permettere l’ingerenza di uno Stato estero. Su nessun argomento, in nessun caso, anche se porta un bacino di voti estremamente alto.

A prescindere dal colore politico del Governo.

A prescindere dalla religione che possa più o meno rappresentare quello Stato.

E’ del futuro delle nostre generazioni che stiamo parlando.

Dato che dobbiamo sempre copiare le cagate estere, a quando un giorno della preghiera nella laicissima Italia?

Massima libertà di espressione da tutti i punti di vista ma nessuna sovvenzione e nessuna ingerenza nella vita politica ed economica italiana: troppo laicista?

Utopia, forse.

4 thoughts on “Abbaia ancora

  1. Su quella dello stato estero non so, di fatto il Vaticano è un minuscolo stato nel cuore dell’Italia e al sua storia è sempre stata la nostra storia, e anche sui voti.

    E sui voti poi non credo, ci sono tantissimi cattolici che votano a sinistra… Almeno che conosco io.

  2. Nessuno afferma con forza la laicità della Repubblica Italiana.
    Non conviene a nessuna forza politica perchè perderebbe milioni di voti.
    Questa è la grande tristezza.

  3. che Berlusconi pubblicamente onori il Papa è vero, che si faccia i fatti suoi in barba alla fede cattolica pure.

    Che lo stato sia laico è verissimo, mi pare. Aldilà delle stupidate di facciata. Se vediamo gli USA…

  4. Non sono stupidate di facciata ma di sostanza purtroppo.
    Prova, ad esempio, a rinunciare all’insegnamento della religione cattolica (sulla carta non obbligatoria) al momento dell’iscrizione a scuola…
    Aldilà che vieni visto come un lebbroso, sai cosa succede?
    “Non c’è problema. Quando suona l’ora di religione il bimbo viene portato dal bidello e sta con lui durante la lezione. Poi lo riporta lui stesso in classe alla fine dell’ora.”
    Se queste sono le alternative, meglio scegliere l’insegnamento e chiacchierare dei gormiti e/o delle winx…

    Non è molto laica questa “scelta” didattica, o no?

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