Aumenta il livello di attenzione nei confronti dei social network ma non solo da parte degli utenti, degli investitori e degli inserzionisti ma inevitabilmente anche da parte del cybercrime.
Parallelamente si consolidano le tattiche definite scareware che inducono gli utenti a scaricare ed installare software atto a “sanare” potenziali o fantomatiche vulnerabilità o (falsi) antivirus di dubbia provenienza.
Chiaramente lo scopo è installare del software malevolo (trojan, virus, backdoor, etc) con il consenso dell’utente.
Questo in sintesi quanto emerge dal Threat Report della Sophos per i primi sei mesi del 2009.
Una tendenza che conferma le attese per quanto riguarda le attenzioni verso i socialnetwork.
Smentita invece la posizione della Cina. I dati del 2007 infatti la vedevano responsabile di ospitare sui propri serventi web oltre il 50% del malware della Rete. Nel primo semestre 2009 è scesa a poco meno del 15% lasciando il triste primato agli States (39,6%).
Per ulteriori dettagli, incluse statistiche su minacce via mail, malware per Mac e dati relativi allo spam relay l’ultimo Security Threat Report della Sophos è disponibile online.
E’ inoltre possibile seguire le news sophoslabs tramite twitter: http://www.twitter.com/sophoslabs
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Clusit
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