Da uno studio di settore condotto da Tns emerge che per gli utenti di telefonia mobile il futuro si tinge di Message Instant Message (MIM).
La ricerca ha coinvolto nei mesi scorsi 17.000 utenti di telefonia mobile in 30 Paesi.
Secondo quanto emerso, questi tenderanno in breve tempo a superare altri servizi di comunicazione non tradizionale (vocale), quali, per l’appunto sms o posta elettronica.
Attualmente, sostiene Tns, l’11% dei messaggi spediti (indifferentemente se da pc o da telefonino) sono di tipo Istant Messaging.
Se si restringe il campo ai messaggi in mobilità la percentuale sale al 36%.
Attualmente, l’8% di utenti di telefoni cellulari utilizza anche i servizi di messaggistica in mobilità.
Questo studio rispecchia un cambiamento sociale generazionale grazie soprattutto ai social network di cui il business deve tenere conto e cambiare opportunamente i propri modelli.
Secondo Tns, il costo del Mim è estremamente basso in quanto l’unico costo sostenuto è dovuto al trasferimento dati il cui costo per le compagnie è esiguo.
Basta un’offerta di connessione dati in mobilità flat conveniente da parte di operatori di telefonia mobile e il Mim potrebbe staccare mail e persino sms nell’uso quotidiano.
Basta solo questo…ma in Italia non è poco.
Via Sole 24 Ore Business Media