Prete aperto, Dio Blog chiuso

Leggo Macchianera da un po’ di tempo, prima saltuariamente, poi con più assiduità. Da qualche mese non mi limito più alla sola lettura ma partecipo ad alcuni dibattiti che ritengo interessanti.

Ho notato una certa "flessibilità" nelle linee editoriali: c’è chi modera (giustamente), chi censura (si commenta da sè), chi insulta gratuitamente e su ordinazione…

Insomma, il popolo di macchianera è variegato, siano essi autori o commentatori, un vero e proprio spaccato verosimile di società italiota, come mi piace definirla, in cui ognuno "fa un po’ come gli pare": una nuova casa di tutte le libertà, direbbe qualcuno, purchè se ne parli.

Aldilà della piena libertà degli autori qualcosa mi perplime…

Ci sono argomenti tabù? 

Ho letto anche con piacere che un prete, tal Don Luigi, ritaglia del tempo per dire la sua attraverso un mezzo nuovo, moderno, diretto ed innovativo quale il blog.

Bello. E’ internet: la pluralità di intenti, di opinioni, di confronto, di libertà da dogmi e luoghi comuni, il posto dove ci si può confrontare costruttivamente senza barriere dovute alle distanze, agli impegni di tutti noi, al poco tempo libero.

Un luogo dove il confronto può diventare cultura ed il dibattito mero strumento di crescita.

Ho letto alcuni post di Don Luigi, alcuni spunti erano interessanti, altri prevedibili proclami di parte ma a prescindere dai contenuti, è bello che un prete abbia voglia di confrontarsi con la gente quando invece proprio la Chiesa non ha mai accennato aperture al dialogo ed al confronto su certi temi.

Divertito e con una punta di ammirazione mi accingo a commentare un articolo di Don Luigi per mettere nero su bianco quello che mi piaceva e quello che non condividevo.

Qualcosa mi ha fermato: il post ha i commenti chiusi. OFF.

NO! Non anche qui!

Controllo altri post dello stesso autore: chiusi. Dall’inizio del 2008 i suoi post sono chiusi ai commenti.

Seven, chiuso.

In medio stat virtus, chiuso.

Dio Blog!, chiuso.

Ripenso ai motivi che mi spingevano a commentare il prete e amaramente ridacchio alle mie ingenue aspettative. Ennesimo tentativo multimediale ma  monodirezionale di "dialogo", il nuovo catechismo a rate, in pillole web.

Spero sia una svista ed un clic di troppo. Purtroppo ne dubito.

Vedo che cambiano i mezzi di comunicazione ma l’arroganza, la saccenza e l’assenza di confronto è la stessa che la storia ci ha insegnato.

Caro Don Luigi, scrivo qui perchè non mi ha dato l’opportunità di farlo altrove: il blog è comunicazione, la comunicazione è un complesso fenomeno che prevede l’azione e la reazione, continua, ciclica, attraverso un mezzo, appunto, di comunicazione.

Abbracciate tecnologie nuove con spirito millenario: vi serve un pulpito e gente ignorante all’ascolto, non Internet.

Internet è proprio un’altra cosa.

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