Immediato, cinico, democratico (a volte), moderno, multicanale.
Autoreferenziale, distaccato, disconnesso, strumentalizzabile, amplificatore.
Ecco, amplificatore è la parola chiave: il bello e il brutto della blogosfera.
Amplifica l’estro, gli interessi, le competenze, le certezze, le paure, l’eccentricità, l’egocentrismo, l’altruismo, l’egoismo, il protagonismo, l’esibizionismo, la condivisione, la pervasività, il dibattito (laddove esistano i presupposti) e la libertà di espressione.
Interagire tramite un monitor ed una tastiera può amplificare però anche i propri complessi e alterare la percezione dei ruoli, dell’opportuno, del buon gusto e del rispetto per gli altri.
Tra i blogger c’è di tutto come in qualsiasi altra comunità ma l’amplificatore è sempre in funzione , nel bene – per fortuna- come nel male.
E in alcuni casi, essere dietro un monitor amplifica i complessi personali e, a ben vedere, non vengono fuori esattamente le virtù.
Pericolose le nullità nella vita quotidiana che si autoreferenziano in Rete.
Saranno casi isolati? Lo spero. Se non lo sono andrebbero isolati.
Ti dico come la vedo io: la blogosfera sono 100 – 200 persone che se la contano.
Mi piace sperare che siano un po' di più.
La riflessione era sull'esasperazione e deformazione che può avere il mezzo, lo strumento su talune persone.
la deformazione forse è frutto anche di qualche processo di deificazione.
.:.
Mi sembra abbastanza verosimile. In alcuni casi, forse, anche un po' troppo semplicistico. E poi, è il mezzo che deforma l'individuo o l'individuo che abusa del mezzo per sentirsi finalmente qualcuno?