E’ una bella storia quella che leggo su Wired Italia e che giunge dal barcamp working capital telecom italia di Catania.
Il prototipo di rete ipotizzato da Andrea Lo Pumo, siciliano di fresca laurea in matematica è, a mio avviso, estremamente interessante e promettente.
L’idea è una rete a banda larga wireless decentrata e distribuita, creata e gestita direttamente dagli utenti che la costituiscono e ne fanno parte. Autonoma, indipendente e svincolata da operatori di telecomunicazione.
Una bolla indipendente perfettamente funzionante che dialoga al contatto con un altra bolla, indipendente anch’essa.
Netsukuku, parola inventata storpiata dall’equivalente di rete in giapponese, è quello che in gergo tecnico viene definito meta-protocollo e porta con sè algoritmi di routing, stack di rete, dns ad hoc.
Da buon matematico non poteva che ispirarsi ai frattali e ad alcune teorie del caos.
Un prototipo, un nuovo paradigma di rete dove non è prevista la figura dell’operatore inteso come lo intendiamo oggi.
Il sogno di Andrea di continuare le sperimentazioni e le ricerche per dar vita alla sua creatura è stato presentato al working capital ed evidentemente è piaciuto.
Il comitato presieduto da Franco Bernabè delibera: Andrea frequenterà il Master in Advanced Computer Science a Cambridge e sarà Telecom Italia a finanziarlo.
Una bella storia che premia le idee innovative ed i giovani talenti.
Diverse le interpretazioni secondo le quali un’azienda leader nell’interconnessione ad internet possa essere interessata allo sviluppo di un progetto come netsukuku.
A momento non posso che fare i complimenti ad Andrea e fargli tanti in bocca al lupo!
Per la cronaca…
http://lab.dyne.org/ComunicatoWired
Personalmente sono d’accordo con Asbesto: Netsukuku è un progetto su cui AlpT lavora da anni all’interno del Freaknet e del Poetry. Il barcamp può essere servito a dare visibilità, ma le radici sono ben altre…