Regionali 2010, la consapevolezza dei mulini a vento

Tutti proveranno a tirare le fila dell’ennesima tornata elettorale, a mia memoria una  tra le più avvelenate. Probabilmente ci saranno solo vincitori.

Nel bene o nel male il popolo italiano che ha inteso esercitare il proprio diritto al voto si è espresso e questo va democraticamente accettato e rispettato.

Disinteresse? Astensionismo? Voto di protesta? Non-voto di protesta? Poco importa: chi non ha votato ha lasciato che gli altri decidessero per lui anche se poi pretende come e più di chi è andato ad esprimere la propria preferenza.

Lessons learnt:

  • le regole sono opinabili;
  • la legge è aggirabile;
  • la legge non vale per tutti;
  • la legge non è uguale per tutti;
  • la par condicio è un problema risolvibile;
  • il contrasto all’evasione fiscale è da evitare;
  • il contrasto all’abusivismo edilizio è da evitare;
  • l’integrazione degli immigrati è da evitare;
  • l’informazione deve essere veicolata e non libera;
  • il centrosinistra non c’è;
  • il centrosinistra non c’è;
  • il centrosinistra non c’è.

Mi fermo ma il senso è chiaro.

La maggioranza degli italiani sembra accettare passivamente i compromessi ed i piccoli benefici e tornaconti quotidiani che questa classe politica propone (evasione fiscale, abusivismo, sanatorie pressoché certe, e così via).

Prendiamone atto: abbiamo quello che ci meritiamo e che abbiamo statisticamente e democraticamente chiesto.

8 thoughts on “Regionali 2010, la consapevolezza dei mulini a vento

  1. D’accordo con tutto, tranne che con la chiosa finale. Io non me lo merito tutto questo, non ho fatto assolutamente nulla per meritarmelo, anzi.
    Ho fatto tutto quel che potevo, nei limiti consentiti dalle leggi vigenti (che non credo siano un proforma, io) per contrastarlo. È andata così e ora sono combattuta tra il desiderare di arrivare presto a toccare il fondo o organizzarmi per espatriare.
    Nel frattempo continuerò a fare il mio dovere, come sempre.

    1. Niki è un amaro sarcasmo. “Ci” è in corsivo, adesso lo evidenzio anche in grassetto.
      “Ci” significa che, malgrado tutto, il popolo italiano si è espresso e statisticamente è quello che “abbiamo” chiesto.
      Che ci piaccia o no è il rovescio della medaglia della democrazia/maggioranza.

  2. Ciao Armando,
    è un italia che sta cadendo nella mani della mafia piu “pulita” che mai!

    Mi sembra di rivedere il Padrino 3 dove il Gangster si butta nelle istituzioni per non cadere nei luoghi comuni.

    Uccide meno ma con piu precisione! E spesso uccide senza uccidere!
    La mafia vera è nella politica.
    Oggi in un paesino vicino casa ho saputo che molti “tizi strani” hanno preso sabato sera la lista delle persone che non hanno votato e li hanno costretti ad andare a votare.

    Ma ci rendiamo conto????????? Li chiamano diritti….

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