Striscioni, megafoni, bandiere, stelle filanti e festose coreografie? No, e purtroppo non è la prima volta.
Questa volta la “tifoseria” ha scelto seghe, molotov, accette, mazze, bastoni, caschi, torce illuminanti e coltelli: un arsenale una dotazione da vero tifoso.
Dobbiamo aspettare l’ennesimo evento tragico per arginare questo fenomeno?
Quando smetteremo di nascondere interessi economici ed elettorali dietro il comodo “valore sociale” intoccabile del calcio in Italia?
Perché non lo considerarlo un problema di ordine pubblico come è di fatto diventato?
Dai 2 ai 5 anni di partite a porte chiuse per la squadra il cui fan club ospita i guerriglieri del calcio.
Stadi vuoti.
“Aiutiamo” le squadre ad espellere i violenti.
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