La sua posizione è tattica: mica ad aprile o settembre. A ridosso della fine dell’anno, occasione nella quale volenti o nolenti si effettuano bilanci, riflessioni su risultati raggiunti o rimandati, buoni propositi per l’anno nuovo con la consapevolezza che un altro anno volge al termine.
Non so bene perché ma vedo il periodo delle festività natalizie come un periodo intimo, di riflessione ed introspezione.
A me fa quest’effetto: un malinconico quanto gradevole momento d’intimità.
Poco importa se siete atei, cattolici, musulmani, ebrei o devoti dell’Invisibile Unicorno Rosa (siano benedetti i suoi sacri zoccoli): un anno è passato e abbiamo il diritto di tirare il fiato, riflettere e ricaricare le batterie per il nuovo imminente anno.
Un abbraccio e buone feste a tutti Voi.
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