Pensavo di averle sentite tutte invece questa perla del Dottor Christensson, svedese da trent’anni in Italia, ripresa da Calzolari de Il Tempo di oggi 30/6/2010.
Un articolo che parte da lontano, dal successo del rosario elettronico IoPrego. E da questo successo Calzolari deduce che “nel nostro Paese sta emergendo una nuova tendenza all’innovazione nel modo di vivere la fede”.
Si fa riferimento ad un non meglio precisato “Rosario elettronico – boom di vendite: oltre 10000 esemplari al mese”. La fonte è la casa produttrice, citata nell’articolo, non è chiaro da quanti mesi si vendono questi esemplari nè quanti esemplari ne siano stati venduti nè tanto meno il target degli acquirenti.
E’ solo l’incipit. Sì perchè l’articolo continua esaltando le caratteristiche curative della meditazione, della preghiera e della fede.
“Il cardine fondamentale rimane, tuttavia, la considerazione dell’aspetto spirituale tra cui la meditazione e la preghiera.”
“Non è un caso – continua il Dottor Christensson nell’articolo – “che questo modo di intendere la realtà sia condiviso soprattutto dai giovani”
Non è chiaro quale sia il campione di giovani a cui fa riferimento il Dottor Christensson e dove attinga questi dati statistici.
Olio balsamico dal tempismo perfetto per la Chiesa e la fede vista, quando serve, anche come un medicinale da banco.
Strana anche la coincidenza ben dettagliata nell’articolo: il Dottore di cui sopra ha fondato in provincia di Roma un centro medico con lo scopo “anche di aiutare l’uomo a ritrovare sè stesso con un’attenzione giusta nei confronti del suo essere spirituale. Questo con l’aiuto di diverse professionalità e anche di un sacerdote”, afferma il Dottore.
E anche di un giornale, viene da aggiungere.
Qual’è la demarcazione tra fede e credulità popolare? Tra indottrinamento e opportunismo?
Un nuovo candidato per il premio Templeton?
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