Nulla di nuovo sotto al sole se non la personale consapevolezza di una notizia passata quasi inosservata.
Era il 2005 quando USATODAY pubblicava questo articolo: “Pope should be immune from sex cover-up lawsuit” (che suona più o meno come “Il Papa sarebbe immune alle accuse di aver coperto degli abusi sessuali” su minori, aggiungo per chiarezza).
Forse lo sanno tutti e me l’ero persa solo io. Sicuramente sarà così.
In un primo tempo – si legge sul Corriere della sera del settembre 2005 – Ratzinger non aveva risposto alle accuse, ma quando il processo aveva preso il via, gli avvocati del Cardinale – a quel punto divenuto Papa, il 19 aprile dello stesso anno – avevano richiesto al Governo degli Stati Uniti l’immunità riservata ai capi di Stato (creando peraltro moltissime polemiche in quanto all’epoca dei fatti contestati Joseph Ratzinger era un semplice cardinale, e poi perché riconoscere la Santa Sede come uno Stato sarebbe una violazione della Costituzione statunitense, in particolare della “establishment clause” che proibisce leggi che proteggano in modo speciale confessioni o organizzazioni religiose).
Il pontefice, da parte sua, nel discorso ai vescovi irlandesi (28 ottobre 2006) afferma:
Nell’esercizio del vostro ministero pastorale, negli ultimi anni avete dovuto rispondere a molti casi dolorosi di abusi sessuali su minori. Questi sono ancora più tragici quando a compierli è un ecclesiastico. Le ferite causate da simili atti sono profonde, ed è urgente il compito di ristabilire la confidenza e la fiducia quando queste sono state lese. Nei vostri sforzi continui di affrontare in modo efficace questo problema, è importante stabilire la verità di ciò che è accaduto in passato, prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in futuro, assicurare che i principi di giustizia vengano pienamente rispettati e, soprattutto, guarire le vittime e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini abnormi.
Ovviamente l’esortazione è verso gli altri (ricordo che era già scoppiato lo scandalo dei nuovi casi di pedofilia nella Chiesa irlandese) e non riguarda la sua posizione.
Forse con “prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in futuro” voleva intendere fare di tutto per assicurarsi di mettere tutto a tacere nel rispetto del perpetuo riserbo e del carattere di massima segretezza sanciti nel documento riservato Crimen Sollicitationis.
Tasselli, piccoli o grandi a piacimento che si vanno ad inserire in un mosaico del tutto personale ma che va sempre tenuto a mente specialmente quando certe informazioni non sempre riescono a giungere a tutti.
Sempre che gli italiani non siano ormai del tutto assuefatti all’abuso delle immunità ed al concetto che la legge è uguale per quasi tutti.
sì sei fissato però!:) Speriamo che ripuliscano tutto, sarebbe ben ora, e che sospendano chi fa certe cose. Merita di stare in galera, carcere duro, non in una parrocchia.
@Boh sono profondamente indignato e schifato (e non sono credente). Non capisco come un fedele possa “vivere” questo letamaio e come riesca superarlo senza incrinare dogmi e certezze.
Ciao Armyz,
una precisazione.
Lo Stato del Vaticano e’ gia’ uno Stato riconosciuto a livello internazionale, e quindi anche dagli USA.
http://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_del_Vaticano
“Questo territorio, pur estremamente ridotto, e’ riconosciuto a livello internazionale e assicura così l’indipendenza politico-economica della Santa Sede.”
Claudio, grazie del contributo.
Lo so che è considerato uno Stato e come tale gode di autonomia. Devo approfondire meglio la tematica perché sembra che vado in conflitto proprio con la costituzione statunitense.
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