Democraxia

Finite le elezioni, nessuno ha perso, hanno vinto tutti.

Luogo comune della politica? Può essere ma la verità è che l’attuale esecutivo (che per farla breve si riassume in un nome e cognome) continua a fare incetta di voti.

La cosa è strana. Tutti quelli con cui mi capita di confrontarmi si lamentano e si vergognano di essere guidati e rappresentati da un personaggio come Berlusconi.

Com’è possibile che alle urne la gente cambi completamente idea? Siamo tutti dei falsi? Ci sono dei mega imbrogli? Improbabile.

Credo che purtroppo ci sia un sentimento diffuso di assuefazione all’illegalità di Stato. Credo anche che non si sia colta appieno la devastante azione mediatica ultradecennale che questo individuo dispone nelle sue reti televisive private (come owner) e pubbliche (come premier) e giornali, riviste, periodici e chi più ne ha più ne metta.

Lentamente, inesorabilmente, goccia dopo goccia, abbiamo dimenticato cosa sia la democrazia e, statistiche alla mano, chiediamo a gran voce un capo carismatico che ci dica quello che vogliamo sentirci dire.

Baciamo le mani. Catania a rischio bancarotta.
Baciamo le mani. Catania a rischio bancarotta.

Un nuovo messia mediatico che afferra l’anello che ci ha messo al naso e ci porta a spasso, dai tronisti al confessionale passando da Milanello elargendo promesse ed impegni da smentire poi nel giro di pochi giorni.

E la cosa triste è che le urne danno ancora ragione a lui.

E’ questo è evidentemente quello che il popolo italiano si merita.

Scandali, processi, manipolazioni, veline, voli di stato, concussioni, corruzioni, mafia, leggi ad personam, bavagli, censure, sequestri, politici stranieri che vagano col membro di fuori tra gli ospiti del cavaliere: nulla sembra scalfire l’italiano pardon, l’italiota.

Non esiste un’alternativa politica credibile e duratura? Vero. Il più pulito ha la rogna.

Ma quando ci sforzeremo di crearla senza se e senza ma?

Credo che non resti molto spazio per le proteste e reazioni pacifiche: troppo tempo, troppo opportunismo, troppo lentamente si sta stringendo il cappio per potercene accorgere e reagire in tempo.

Aspettiamo solo che la Natura faccia il suo corso, con buona pace di Scapagnini che accorre fedelmente in soccorso del primo ministro sia per sottolineare la sua “quasi immortalità”  che per testimoniare che il premier non è sesso-dipendente.

Guardate questo video e vedetevi per una volta come ci vedono all’estero:

Se questo è quello che vuole un italiano io, evidentemente, sono di un altro pianeta.

Come questo frate cappuccino, Giorgio Butterini del convento di Trento, che in una sua mail indica il pacchetto sicurezza approvato in Senato quale “ultimo attacco alla democrazia“.

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