Arrivano delle scuse dalla Apple ma si riferiscono solo ed esclusivamente, al momento, al ritardo delle consegne del nuovo iMac 27″.
Così CNET riporta le parole di un portavoce di Cupertino che evita di commentare sulle cause che stanno generando questo ritardo senza menzionare minimamente il problema di flickering e blackout che sta affliggendo i fiammanti e maestosi 27″ in giro per il mondo.
Al momento sul thread ufficiale Apple ci sono 83 pagine con 1238 reply: utenti che hanno chiesto e ottenuto la sostituzione sia entro i 14 giorni dall’acquisto che oltre, utenti che attendono (come me), altri che hanno visto il loro gioiellino “riparato” e altri che vedono lo stesso difetto anche nella macchina sostituita.
Non un bel momento per i neo possessori del nuovo iMAC 27.
E’ stato creato un sito web apposito per tracciare tutti i malfunzionamenti riscontrati dagli utenti, comprensivi di lotto di produzione. Lo stesso web designer, Scott Pronych, ha reso disponibile un’applicazione in flash per valutare la presenza di altre anomalie al display (aloni gialli, pixel danneggiati, etc).
Si spera sia un problema legato al firmware o ai driver video per mac prossimamente e facilmente aggiornabile anche se dalle esperienze raccolte sul thread ufficiale le ipotesi e gli scenari sono decisamente tanti.
Mentre le supposizioni ed i legami tra i ritardi ed il problema del display prendono forma, si attende la posizione ufficiale della Apple rispetto allo specifico problema del display flickering / blackout.
Al momento, purtroppo, tutto tace.
***************UPDATE 1 ****************
Due Apple reseller ufficiali hanno contattato il sito ove si stanno tracciando i malfunzionamenti per comunicare che le consegne da parte di Apple sono state posticipate di almeno due settimane per consentire il cambio della scheda grafica.
**************UPDATE 2 *****************
Ho provato a lanciare sia iphoto (vuoto, senza alcun album) che photo booth (con camera preview) e due finestre di safari: dopo circa 10 minuti riporto continui sfarfallamenti e spegnimenti dello schermo per poco meno di un secondo.
*************UPDATE 3 ******************
Confermo che, durante i problemi, mandando la macchina in stop (option, cmd e eject o menu mela-stop) al resume il problema NON è più presente.
Ho ordinato l’imac il 20 ottobre, carico di entusiasmo, arrivato dopo oltre un mese a causa dei problemi di gioventù che sembravano tutti legati al software, infatti snow leopard 10.6.2 ha risolto gran parte di essi.
Arriva il 25 Novembre e già prima del dong sono sorti i primi problemi, 2 fasce verdi verticali sul lato sinistro del monitor che si andavano intensificando fino ad unirsi in una unica e scomparire dopo circa 2 ore di funzionamento, spediso il tutto indietro e ricevo dopo soli 3 giorni un telecomando “remote” al posto del computer;_; mi metto subito in contatto con aplle che verifica l’errore e mi rispedisce un nuovo imac, questo è affetto da flickering, yellow tinge e un piccolissimo (quasi impercettibile) rigo sul lato destro dello schermo.
Che dire, niente male questi prodotti apple, chiederò il rimborso e tornerò al mio caro vecchio winzoz che tutte le delusioni possibili mi avrà dato ma mai una gigante come questa.
Che dire? Oggettivamente è una situazione abbastanza imbarazzante per Apple. E’ notizia di alcuni minuti fa del rilascio di un apposito aggiornamento firmware. Certo, cauto ottimismo ma forse ci siamo (http://blog.armandoleotta.com/2009/12/aggiornamento-firmware-grafico-per-ati-radeon-e-imac-27/)
update fatto, problemi rimasti ;_;
Vedo che anche sul sito Apple in tanti si lamentano. Io al momento non ne ho avuti più pur facendo pesantemente le stesse operazioni che lo causavano fino a ieri.
Incrociamo le dita. Se lo rifà, dopo le feste chiederò la sostituzione (anche w50 e w51 sono risultati non esenti quindi occorre comunque aspettare)
spero in uno stop alla produzione fino alla soluzione dei problemi, non voglio vivere un ulteriore angoscia in attesa di un altro imac che non si sà se funzionerà
Mi rendo conto e non posso darti torto. Questa volta il time to market ci ha danneggiato un po’ troppo